Il mare Adriatico è un mare giovane in cui vivono molteplici qualità di mitili. Sia le coste italiane che quelle d’oltremare della Croazia sono ricchi di strutture dedicate alla mitilicoltura.
Tant’è che ad oggi l’industria ittica di questo settore è molto fiorente, con una costante analisi e supervisione delle acque. La temperatura delle acque e la sua salinità sono il luogo ideale per l’innesto di molteplici specie di mitili.
Il mar Tirreno il cui nome deriva dagli Etruschi ha una grande estensione ad ovest della penisola italica, le fonti correnti a cui è sottoposto generano un forte ricambio d’acqua, contribuendone a ridurne l’inquinamento. Si tratta, inoltre, di un’area geologicamente molto attiva.
La sua profondità massima è di 3.785 m, in una fossa vicino all’isola di Ponza, trovandosi vicino alla faglia che divide l’Africa dall’Europa è ricco di catene montuose sottomarine. Si tratta di un mare poco pescoso, per questo motivo l’industria ittica ha investito molte energie nella mitilicoltura.
Il mare del Nord è un mare al confine con l’Oceano Atlantico, tocca una profondità massima sui 700 m, quella media è, invece, di 100 m. L’industria ittica è molto influenzata dalle maree che giocano un ruolo cruciale nella produzione ed allevamento. Si affacciano su questo mare moltissime coste con dighe artificiali, per contenere e controllare questo fenomeno.
L’industria ittica è in continua crescita e la zona, per le sue temperature e per la salinità delle sue acque, è l’ideale per la mitilicoltura delle ostriche.