Cosa significa “mitilicoltura”?
La mitilicoltura è una tradizione molto consolidata in diverse regioni d’Italia, consiste nella coltivazione dei mitili in mare aperto. Diversamente dall’acqua coltura, che prevede il seguire il pesce dalla nascita fino allo sviluppo e alla distribuzione, la mitilicoltura consiste nel posizionamento di sacche utili alla nascita dei mitili (cioè di molluschi bivalvi) in mare aperto e della successiva raccolta, solo a sviluppo compiuto.
Questo processo lo rende sotto alcuni aspetti un ibrido tra l’essere allevato e pescato.
Gli impianti in mare aperto sono situati in zone con un fondale che può variare dai 10 a 30 m e che vedono la presenza di correnti leggere (sui 2 nodi/h).
La struttura è costituita da una serie di moduli paralleli. I moduli sono formati da: una fune denominata trave o ventia (di poliammide o poliestere) lunga 100 – 300 m circa e due corpi morti (in cemento, pietra o metallo) legato ai due estremi che fungono da punti di ancoraggio.
L’intero modulo viene sostenuto da boe in polietilene che hanno la funzione di sostegno.